Pimco US Sh-Term Hy Corp Bond EUR Hedged: analisi e prospettive (parte 1)
Pimco US Sh-Term Hy Corp Bond EUR Hedged: analisi e prospettive (parte 2)
ecco l’ analisi di un altro strumento che lega il suo nome alla fornitura di entrate periodiche: stiamo parlando dell’ Etf iShares J.P. Morgan $ EM Bond EUR Hedged UCITS ETF (Dist). Anche tale prodotto è ormai molto popolare tra gli amanti delle rendite; nello specifico si tratta di un Etf che investe in bond di paesi emergenti con copertura del cambio in €, contraddistinto per l’ erogazione di cedole con frequenza mensile.
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ISIN IE00B9M6RS56, Ticker EMBE
Iniziamo smontando l’ Etf pezzo per pezzo in modo da ricavare dati e informazioni utili alla nostra operatività.
iShares J.P. Morgan $ EM Bond EUR Hedged è un Etf domiciliato in Irlanda, lanciato sul mercato italiano l’ 8 luglio 2013, che mira il più possibile a replicare il seguente indice: JPMorgan EMBI Global Core, il quale traccia la performance delle obbligazioni governative e quasi governative dei paesi emergenti (di varia natura) emesse in dollari statunitensi, con rating sia investment grade che high yield, e che possiedono determinati requisiti strutturali e di liquidità. Occorre sottolineare subito un aspetto, ossia che tale indice copre un universo molto esteso di paesi, non solo le classiche economie emergenti ormai note, ma anche paesi considerati più di frontiera.
L’ Etf nella versione oggetto d’ analisi ha il meccanismo di copertura valutaria, quindi cedole e rendimenti arrivano direttamente in €.
Si tratta di uno strumento a replica fisica (a campione), a distribuzione mensile dei proventi, caratterizzato da un Ter annuo dello 0,50%.
La replica è di tipo passivo, ma attenzione ad un aspetto non secondario, ovvero che è il benchmark stesso ad essere “attivo”, dal momento che l’indice di riferimento viene ribilanciato mese per mese (in altre parole compra e vende con tale periodicità).
Per quanto concerne la composizione interna: a livello di esposizione geografica c’è una diversificazione davvero ampia, quasi granulare, che coinvolge oltre 50 paesi. Il fondo è esposto maggiormente verso nazioni quali: Messico, Indonesia, Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.
Il rendimento attuale a scadenza è del 4,08%, mentre quello da distribuzione si attesta al 3,80% circa.
L’ andamento del flusso cedolare mostra una dinamica che negli ultimi anni appare ribassista.
Il portafoglio risulta complessivamente ben diversificato, con 566 posizioni in totale, non siamo quindi in presenza di un fondo concentrato su pochi titoli, sicuramente ciò attutisce il rischio.
Nelle prime posizioni troviamo titoli di Stato di vari paesi e qualche emissione corporate.
Relativamente alle performances, dal lancio ad oggi e senza conteggiare le cedole incassate, non occorre essere dei geni della finanza per capire che non ha brillato, basta dare uno sguardo al grafico per rendersi conto che dopo oltre 8 anni essere a -7% sul NAV non è certo un gran successo.
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