Indici classici o in versione Smart Beta? (terza parte)

Giu 25, 2021 | Educational e approfondimenti vari

Negli approfondimenti precedenti legati al confronto tra indici classici e Smart Beta, abbiamo visto come si sono comportati nel tempo i fattori value e quality ed i fattori minimum volatility e momentum.

Questa terza parte si focalizzerà su altri 2 fattori che rivestono una certa rilevanza: small cap e dividend.

Se vuoi seguire via social i vari contenuti per non perderti neanche uno, ti consiglio di mettere mi piace alla mia pagina Facebook Francesco Brancatisano Advisor.

Ti invito inoltre a seguirmi sul mio profilo LinkedIn

La struttura dell’ articolo sarà analoga a quelli precedenti, si proverà dunque a capire se (numeri alla mano), lavorare su questi prodotti sarebbe stato premiante rispetto all’operatività su indici di stampo classico. Ovviamente per fare ciò confronteremo un Etf Smart Beta con un semplice indice considerato come benchmark, ciò verrà fatto sulle diverse aree geografiche principali, avvalendosi dello storico a disposizione, che generalmente non è troppo esteso, motivo per cui verranno presi in considerazione per il confronto gli Etf Smart Beta più longevi presenti sul mercato italiano.

Fatta questa introduzione, andiamo sul pratico e partiamo con i vari confronti.

FATTORE BASSA CAPITALIZZAZIONE:

MSCI USA VS MSCI USA SMALL CAP

Per tale confronto ci avvaliamo di 2 Etf di Ishares:
iShares MSCI USA UCITS ETF (Acc)
ISIN IE00B52SFT06, Ticker CSUS
iShares MSCI USA Small Cap UCITS ETF (Acc)
ISIN IE00B3VWM098, Ticker CSUSS

Dati a partire dal 2010: a livello di performance a lungo termine siamo là; durante i primi anni c’è stata una leggera sovraperformance dell’Etf small cap, tuttavia questo trend è stato ribaltato a partire dal periodo precedente alla crisi Covid, con prosecuzione di tale scenario fino alla successiva ripresa di mercato. Va detto anche che l’ Etf small cap ha recuperato tale ritardo con la grande prestazione degli ultimi 6-7 mesi. Ovviamente le small cap sono più volatili, motivo per cui nel lungo periodo il rapporto tra rendimento e rischio premia l’ Etf classico.

MSCI EMU VS MSCI EMU SMALL CAP

Per mettere in atto questo confronto prendiamo 2 Etf di Lyxor:
Lyxor Core MSCI EMU (DR) UCITS ETF – Dist
ISIN LU1646360971, Ticker EMU
Lyxor MSCI EMU Small Cap (DR) UCITS ETF – Dist
ISIN LU1598689153, Ticker MMS
Dati a partire dal 2005: le performances di lungo termine premiano l’ Etf small cap, che dalla sua nascita in poi ha praticamente sempre sovraperformato il rivale. Una curiosità è data dal fatto che la volatilità dello Smart Beta risulta inferiore, anche sul lungo termine, rispetto a quella dell’indice classico; conseguentemente il rapporto tra rendimento e rischio non può che premiare l’ Etf fattoriale, che in tal caso pare una scelta premiante.

MSCI JAPAN VS MSCI JAPAN SMALL CAP

Per tale confronto ci vengono in aiuto 2 Etf di Ishares:
iShares MSCI Japan UCITS ETF (Dist)
ISIN IE00B02KXH56, Ticker IJPN
iShares MSCI Japan Small Cap UCITS ETF (Dist)
ISIN IE00B2QWDY88, Ticker ISJP
Dati dal 2008 in poi: le performances a lungo termine premiano l’ Etf small cap, che è stato praticamente sempre davanti al classico. Tuttavia questa sovraperformance negli ultimi anni è andata a riassorbirsi parzialmente, e anche se a livello di volatilità non vi sono sostanziali differenze, negli ultimi anni il rapporto rendimento rischio ha premiato l’ indice classico, che da questo punto di vista risulta più efficiente.

FATTORE DIVIDEND:

MSCI WORLD VS STOXX GLOBAL SELECT DIVIDEND

Per tale confronto ci avvaliamo di 2 Etf di Xtrackers:
Xtrackers MSCI World Swap UCITS ETF
ISIN LU0274208692, Ticker XMWO
Xtrackers STOXX Global Select Dividend 100 Swap UCITS ETF
ISIN LU0292096186, Ticker XGSD
Dati a partire dal 2007: le performances di lungo termine premiano l’ Etf classico, che ha fatto praticamente sempre meglio del rivale. A fronte di una volatilità un pelo superiore, il prodotto classico ha fatto decisamente meglio dello Smart Beta in quanto a rendimento in rapporto al rischio assunto. Non ci sono motivi per preferire lo Smart Beta.

MSCI USA VS US SELECT DIVIDEND

Per tale confronto ci vengono in aiuto 2 prodotti di Ishares:
iShares MSCI USA UCITS ETF (Acc)
ISIN IE00B52SFT06, Ticker CSUS
iShares Dow Jones US Select Dividend UCITS ETF
ISIN DE000A0D8Q49, Ticker EXX5
Dati dal 2010 in poi: le performances di lungo termine premiano l’ Etf classico; andamento simile durante i primi anni, con gap di performance che si inizia a notare dal 2019 in poi. Lo Smart Beta è più volatile e perde anche in quanto a rendimento in rapporto al rischio assunto. Risulta preferibile l’opzione classica.

STOXX EUROPE 600 VS STOXX EUROPE SELECT DIVIDEND

Per effettuare tale confronto ci avvaliamo di 2 Etf di Ishares:
iShares STOXX Europe 600 UCITS ETF
ISIN DE0002635307, Ticker EXSA
iShares STOXX Europe Select Dividend 30 UCITS ETF
ISIN DE0002635299, Ticker EXSH
Dati dal 2005 in poi: le performances di lungo termine premiano l’ Etf classico, che a parte un primo periodo iniziale di leggera sottoperformance, ha fatto sempre meglio del rivale sul lungo periodo; anche in tal caso la volatilità dello Smart Beta è più elevata (30 posizioni invece che 600 si fanno sentire in merito). Rapporto rendimento rischio ovviamente favorevole all’ indice classico, a mio avviso da preferire.

FTSE 100 VS FTSE UK DIVIDEND

Per confrontare gli indici relativi al Regno Unito, ci vengono in aiuto 2 Etf di Ishares:
iShares Core FTSE 100 UCITS ETF (Dist)
ISIN IE0005042456, Ticker ISF
iShares UK Dividend UCITS ETF
ISIN IE00B0M63060, Ticker IUKD
Dati dal 2005 in poi: le performances di lungo termine premiano l’ Etf classico, che dopo una leggera sottoperformance iniziale, è sempre stato sopra al rivale sul lungo periodo. Anche qua lo Smart Beta è più volatile e perde il confronto anche in termini di rendimento in rapporto al rischio assunto. Il prodotto classico risulta dunque una soluzione più efficiente.

MSCI PACIFIC EX JAPAN VS ASIA PACIFIC SELECT DIVIDEND

Per effettuare tale confronto prendiamo 2 Etf della solita Ishares:
iShares Core MSCI Pacific ex Japan UCITS ETF (Acc)
ISIN IE00B52MJY50, Ticker CSPXJ
iShares Asia Pacific Dividend UCITS ETF
ISIN IE00B14X4T88, Ticker IAPD
I dati che abbiamo a disposizione vanno dal 2010 in avanti: le performances di lungo termine premiano l’ Etf classico, che da un lato è stato per gran parte della serie storica dietro al rivale, ma tuttavia negli ultimi anni è riuscito a recuperare il gap e a capovolgere la situazione a proprio favore, anche per effetto di una maggiore reattività nella ripresa post Covid. A livello di volatilità siamo là, tuttavia il rapporto rendimento rischio premia decisamente l’indice classico, che risulta quindi una scelta più efficiente.

Nel prossimo approfondimento saranno confrontati altri prodotti classici e Smart Beta, allo scopo di vedere se tra questi ultimi c’è effettivamente del potenziale in più da poter sfruttare per l’ investitore accorto.

#Dati aggiornati al 22/06/2021

Se l’articolo ti è stato utile ti invito a mettere mi piace e a condividerlo sui social.
Ti invito inoltre a scegliere quello che è il pacchetto di abbonamento che ritieni più adatto a te fra i tanti sottoscrivibili, puoi farlo da qua: portafogli modello.

Ti ricordo che per ogni dubbio o richiesta di info puoi richiedere una consulenza gratuita.

Qualora vorresti approfondire argomenti come questo o altri di tua preferenza nello specifico, contattami per una coaching individuale su Skype.

DISCLAIMER
L’attività pubblicata nella presente comunicazione non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dall’articolo 1 comma 5 septies del decreto legislativo 58/98, così come modificato dal decreto legislativo 167/2007. Chi scrive non conosce le caratteristiche personali di nessuno dei lettori, in specie flussi reddituali, capacità a sostenere perdite, consistenza patrimoniale. Pertanto le analisi, i segnali operativi ed ogni altra informazione o articolo pubblicato hanno carattere puramente informativo e non costituiscono in alcun modo consulenza finanziaria, nè costituiscono sollecitazione del pubblico risparmio, di conseguenza tutti i contenuti sopra riportati vanno intesi come pure e semplici opinioni personali dell’autore. Ogni utente utilizzerà sotto la propria responsabilità le informazioni fornite all’interno della presente comunicazione e pertanto si ribadisce che gli autori si sollevano da ogni responsabilità, compreso, senza limitazioni per danni diretti o indiretti conseguenti all’uso delle informazioni, indicazioni, link suggeriti e contenuti.

AVVERTENZA SUI RISCHI
La negoziazione sui mercati finanziari comporta un alto livello di rischio che potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. L’utilizzo della leva finanziaria crea ulteriori rischi ed esposizioni a perdite. Vi è la possibilità di perdere parzialmente o totalmente il vostro investimento iniziale; non investire denaro che non ci si può permettere di perdere. Educate voi stessi sui rischi associati alla negoziazione dei campi, e se avete dei dubbi chiedere il parere di un consulente finanziario o fiscale indipendente