Siamo pronti ad andare a mercato, nella quarta ed ultima puntata della serie dedicata agli indici fattoriali vedremo le scelte operative per implementare “Alpha Factor”
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Volendo ricostruire le tappe percorse, nel primo articolo “un quarto di secolo di fattoriali” (disponibile agli indirizzi MP Investit e FB Advisor) abbiamo visto cosa sono gli indici fattoriali e di come si sono comportati negli ultimi 25 anni, mentre nel secondo articolo “una strategia rotazione sui fattoriali” (disponibile su MP Investit e FB Advisor) abbiamo introdotto il trading system “Alpha Factor” che lavora su un paniere di indici fattoriali. Andando ancora avanti, nel terzo appuntamento “analisi di un trading system – Alpha Factor” (disponibile su MP Investit e FB Advisor) abbiamo messo sotto stress il trading system, per conoscere meglio le sue caratteristiche, pregi e difetti inclusi, rispondendo alle domande più comuni che abbiamo ricevuto dai lettori. In questa quarta ed ultima parte andremo a chiudere il cerchio dedicandoci all’implementazione operativa, passando dalla teoria alla pratica.
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Gli strumenti per operare
Abbiamo fino ad oggi narrato tutte le varie caratteristiche di Alpha Factor, manca però un dettaglio non di poco conto, ossia quali strumenti finanziari prediligere per coprire l’ esposizione verso i 5 fattori? La nostra scelta ricade sull’universo degli ETF, prodotti che presentano una molteplicità di vantaggi, tra cui:
- Efficienza nella replica degli indici sottostanti;
- Costi di gestione contenuti;
- Strumenti facilmente accessibili su Borsa Italiana a tutti i risparmiatori e investitori;
Gli ETF che andremo a scegliere dovranno rispondere a due particolari vincoli: la politica dei dividendi è ad accumulo; l’indice fattoriale replicato è a livello mondiale (non necessariamente MSCI).
Detto ciò, mettiamoci all’ opera e iniziamo a vedere quali sono gli ETF da prendere in considerazione fattore per fattore.
MOMENTUM
ISIN IE00BP3QZ825, Ticker IWMO
ISIN IE00BL25JP72, Ticker XDEM
QUALITY
ISIN IE00BP3QZ601, Ticker IWQU
ISIN IE00BL25JL35, Ticker XDEQ
ISIN IE00BYXVGZ48, Ticker FGQI
ISIN IE00BZ56SW52, Ticker GGRA
Per quanto riguarda WisdomTree, esso ha fatto leggermente meglio di iShares e Xtrackers, sia a livello di performances che di rapporto rendimento / rischio, tuttavia va ad aggiungere al fattore Quality un’altra condizione, quella dei dividendi in crescita, può quindi andare per certi versi oltre il solo fattore Quality. Oltre a ciò costa più in termini di Ter (0,38%) e ha maggiori costi di iShares (spread più elevati), motivo per cui pur non disprezzandolo assolutamente, continuiamo a preferire Ishares.
Discorso a parte per Fidelity che, anche se per certi versi risponde ai requisiti nei canoni, è a distribuzione dei proventi. Dal momento che in questa strategia cerchiamo di focalizzarci su prodotti ad accumulo per massimizzare l’ efficienza operativa, ci sentiamo di lasciarlo come seconda scelta.
EQUAL WEIGHTED
ISIN IE00BP3QZD73, Ticker IWSZ
ISIN IE00BLNMYC90, Ticker XDEW
VALUE
ISIN IE00BP3QZB59, Ticker IWVL
ISIN IE00BL25JM42, Ticker XDEV
MINIMUM VOLATILITY
ISIN IE00B8FHGS14, Ticker MVOL
ISIN IE00BL25JN58, Ticker XDEB
ISIN IE00BMDX0M10, Ticker WDMVO
Peccato che l’ Etf di Credit Suisse non sia sufficientemente liquido per poterlo prendere in considerazione, ma ce lo annotiamo per monitorarlo in futuro. Restano i soliti iShares e Xtrackers e valgono gli stessi aspetti descritti in precedenza per gli altri fattori, i quali ci spingono a preferire iShares.
In linea generale, i prodotti di iShares e quelli di Xtracker sono equiparabili. Tuttavia, Xtracker presenta un costo annuale leggermente minore (indicativamente del 0,05% annuo), ma iShares ha dalla sua parte uno spread decisamente più contenuto, che lo favorisce nelle fasi di acquisto e vendita. Come scritto in precedenza, per una strategia attiva come “Alpha Factor”, è meglio prediligere gli ETF liquidi e con bassi spread, anche se le rotazioni di portafoglio sono minime nell’arco di un anno, lasciando gli Xtracker a strategie più passive come i PAC e i “Lazy Portfolio”, dove il costo annuale può fare la differenza.
Riepilogando, gli ETF scelti sono:
- IWMO, Momentum
- IWQU, Quality
- IWSZ, Equal Weighted
- IWVL, Value
- MVOL, Minimum Volatility
Non solo ETF
Terminiamo a questo punto l’ approfondimento con qualche riflessione sull’ aspetto fiscale: abbiamo detto in più occasioni che fondi ed ETF sono nella legislazione italiana strumenti fiscalmente inefficienti, in quanto producono redditi di capitale e dunque non permettono attraverso le plusvalenze realizzate tramite essi di compensare eventuali minusvalenze pregresse. Su questo purtroppo c’è poco da fare in quanto non dipende da noi bensì dal fisco italiano; tuttavia ci sentiamo di sottolineare 3 aspetti su cui riflettere:
- pare sia allo studio un provvedimento legislativo che vada nella direzione di superare tale inefficienza, per far sì che cedole/dividendi e plusvalenze di fondi/ETF vengano in futuro considerate come redditi diversi. Non è dato sapere se e quando ciò avverrà, ma ciò costituirebbe senza dubbio un ottimo passo avanti.
- Per ovviare all’ attuale inefficienza fiscale degli ETF si potrebbe considerare di valutare un altro tipo di strumento, che svolge sempre un ruolo da replicante, ossia i certificati benchmark. La cattiva notizia è che sugli indici fattoriali non sono presenti ad oggi certificati benchmark, tuttavia è utile tenere in mente questo aspetto, perché magari arriveranno soluzioni di questo tipo in futuro, a quel punto non ci faremo trovare impreparati.
- L’ultima frontiera dell’investimento è il “Direct Indexing”, un approccio all’investimento che coinvolge l’acquisto diretto degli strumenti finanziari che compongono l’indice di interesse. Negli USA, la forte digitalizzazione dei broker ha abbassato molto la soglia di accesso il “Direct Indexing”, rendendolo uno strumento adatto anche agli investitori retail e che vede un forte aumento delle masse gestite. In Italia si sta parlando molto di questa nuova formula e non si esclude che a breve farà la sua comparsa anche nel nostro paese, dove le caratteristiche di efficienza fiscale e di fedeltà nella replica renderanno il “Direct Indexing” ad un sicuro interesse.
Conclusione
Nei prossimi mesi, vi terremo aggiornati sulle performance reali di “Alpha Factor” e qual è di volta in volta il fattoriale da tenere in portafoglio.
Ti invito inoltre a sottoscrivere uno o più tra i vari portafogli di Etf proposti, lo puoi fare da qua: PORTAFOGLI MODELLO; scegli il tuo preferito e inizia a replicarlo, avrai assistenza su ogni aspetto.
Qualora vorresti approfondire argomenti come questo o altri di tua preferenza nello specifico, contattami per una coaching individuale su Skype.