Investire nel Regno Unito

Mag 20, 2022 | Educational e approfondimenti vari

Come sappiamo questo è un periodo molto tempestoso sui mercati. Da inizio anno scende un po’ tutto: indici azionari e obbligazionari vanno giù insieme, facendo mancare quella decorrelazione chiave sulla quale si basa ogni logica di diversificazione e conseguentemente di portafogli modello multi-assets.

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Oltre al segmento energia e materie prime (per ovvi motivi), c’è poco di premiante tra le asset class principali di cui tendenzialmente si avvale l’ investitore.

Tuttavia c’è da sottolineare un aspetto non secondario, ossia che in un mercato difficile e decisamente ribassista praticamente per tutto, già il fatto di riuscire a contenere le perdite costituisce un’ ottima cosa.

A tal riguardo la prima cosa che si può valutare di fare, all’ interno della parte tattica di portafoglio, è (per chi decide di rimanere investito anche in assenza di trend positivo) posizionarsi su strumenti che stanno facendo meglio del mercato, per via di aspetti legati alla loro natura e quindi ad implicazioni di carattere macroeconomico, ma anche geografico e sociale ad esempio.

All’ interno della parte azionaria di portafoglio, paesi sviluppati che stanno tenendo meglio di altri da inizio anno sono Australia, Canada e Uk, tutte economie legate per molti aspetti alle materie prime.

Volendoci soffermare sul Regno Unito, possiamo costatare come esso da inizio 2022 stia tenendo meglio rispetto ai principali benchmark azionari, con il principale indice, il Ftse 100, che è in territorio positivo da inizio anno (+2,12 in € e +2,55% in sterline), per fare un confronto, l’ indice globale Msci World è sotto del 9,47 YTD, questo perché comprare dollari ha premiato (questo indice è espresso al 70% circa in $), in altre parole il cambio ci è andato a favore e ha smorzato la discesa, se infatti andiamo a vedere come si è comportato l’ Msci World in in $, le performances peggiorano, attestandosi a -15,69% da inizio anno.

Anche per l’ S&P 500 i dati sono simili (-9,59% in € e -15,78% in $ YTD).

Il Ftse 100 è quindi tra i pochi mercati azionari in positivo da inizio anno, anche in ragione del fatto che ha una composizione tipicamente large cap value, con molti titoli difensivi di qualità, perciò più resilienti. Esso è praticamente privo di tecnologia all’ interno, mentre spiccano settori quali i beni di prima necessità su tutti, seguiti da finanza, salute, energia e materiali.

Ciò sicuramente aiuta nella fase attuale, ma anche in prospettiva, se dovesse rimanere inalterato lo scenario in essere che vede: tassi in rialzo (un bene per i finanziari) e restringimento monetario, in quanto il denaro abbondante degli ultimi anni viene drenato dalla circolazione, conseguentemente quello che resta è più prezioso e deve essere allocato in modo più efficiente possibile, con selettività, favorendo i colossi, le aziende più stabili e mature, con una storia di dividendi alle spalle.

Oltre a ciò, nuove possibili escalation militari sul fronte del conflitto Russia Ucraina (con tutti gli scongiuri possibili), potrebbero riaccendere tensioni sui prezzi delle materie prime, con ovvi benefici tra le aziende legate al settore, e in Regno Unito ce ne sono svariate.

A parte questi catalizzatori positivi, che possono favorire una sovraperformance di UK, almeno in termini di forza relativa, tra i pro di questo investimento si potrebbe anche menzionare il fattore cambio, un’allocazione nel Regno Unito potrebbe infatti beneficiare anche di un rialzo della Sterlina, che è storicamente a buon mercato, anche se più rispetto al Dollaro che rispetto all’ Euro.

Volendo poi dare qualche altra peculiarità sull’ economia inglese, è vero che l’ inflazione annuale galoppa a +9% , ma possiamo anche vedere ad esempio come nell’ ultima rilevazione (dato del primo trimestre 2022) il tasso di disoccupazione è sceso al 3,7%, ossia al minimo da 48 anni (1974), il tasso di occupazione è aumentato dello 0,1% e le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese di quasi 57 mila unità.

Chi volesse investire nel mercato azionario del Regno Unito ha a disposizione diverse soluzioni.

Soprattutto tra gli Etf si possono valutare ad esempio:

iShares Core FTSE 100 UCITS ETF (Dist)
ISIN IE0005042456, Ticker ISF
Vanguard FTSE 100 UCITS ETF Distributing
ISIN IE00B810Q511, Ticker VUKE
iShares Core FTSE 100 UCITS ETF GBP (Acc)
ISIN IE00B53HP851, Ticker SXRW
UBS ETF (LU) MSCI UK UCITS ETF (GBP) A-acc
ISIN LU0950670850, Ticker UKGBPB
iShares UK Dividend UCITS ETF
ISIN IE00B0M63060, Ticker IUKD
Mentre tra i fondi attivi, soprattutto nell’ ultimo periodo di tempo sta facendo bene il seguente strumento:
Invesco UK Equity A Dis GBP
ISIN: LU1775979708
L’importante è come sempre essere metodici, ossia definire una strategia a priori e seguire delle regole.

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Ti invito inoltre a sottoscrivere uno o più tra i vari portafogli di Etf proposti, lo puoi fare da qua: PORTAFOGLI MODELLO; scegli il tuo preferito e inizia a replicarlo, avrai assistenza su ogni aspetto.

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