Etf sulla tecnologia in ambito sanitario: L&G vs Ishares

Mag 11, 2021 | Educational e approfondimenti vari

Un settore che rappresenta sicuramente un megatrend interessante, oggi e anche in prospettiva futura, è quello legato all’ innovazione nel campo dei servizi sanitari. Tale settore racchiude più sottosettori all’interno: la strumentazione medica, la diagnostica, la medicina di precisione, la genomica, la telemedicina, la medicina rigenerativa, arrivando ad integrare comparti quali robotica, automazione e big data.

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Sul mercato italiano i 2 Etf principali riferiti a tale megatrend sono:
iShares Healthcare Innovation UCITS ETF
ISIN IE00BYZK4776, Ticker HEAL
L&G Healthcare Breakthrough UCITS ETF USD Acc
ISIN IE00BK5BC677, Ticker DOCT
Facciamo un confronto tra essi in modo da vedere pro e contro di ognuno e aiutare l’investitore a prendere una decisione d’investimento razionale.

Sono entrambi Etf che investono su azioni di società legate alla tecnologia in ambito sanitario, con focus globale (paesi sviluppati ed emergenti). Ishares è il prodotto più longevo, essendo presente dal 2016, più recente L&G, che ha circa 2 anni di storia.

A livello di AUM vince Ishares, ciò si ripercuote sulla liquidità dei prodotti, che risulta anche qua maggiore per quest ultimo. Va detto però che anche L&G è uno strumento molto liquido, perciò da questo punto di vista non ci sono problemi sia nell’uno che nell’altro caso.

Per quanto riguarda i costi di gestione, anche qua Ishares ha la meglio, in quanto risulta, seppur di poco, più economico: TER annuo dello 0,40% contro lo 0,49% di L&G.

Sono entrambi prodotti a replica fisica: L&G attua una replica completa, Ishares a campione.

Per quanto riguarda la gestione dei proventi, entrambi sono ad accumulo (non distribuiscono i dividendi incassati ma li reinvestono).

A livello di diversificazione interna, Ishares ha 133 titoli in pancia mentre L&G ne ha 83. A tal proposito chi vuole contenere la volatilità può preferire Ishares che è maggiormente diversificato, mentre chi vede in quest’ultima un’alleata funzionale per ottenere performances più elevate, può optare per una maggiore concentrazione e andare su L&G.

In quanto a diversificazione geografica e valutaria, in entrambi l’ America fa da padrona, ma mentre su Ishares pesa il 65% del totale, su L&G abbiamo una ponderazione dell’ 84%; quest ultimo è pertanto ancora più sbilanciato sugli Usa ed è più ancorato all’andamento del dollaro.

Attenzione anche ad un altro discorso, ossia che L&G è abbastanza aggressivo per quanto concerne la capitalizzazione di mercato, infatti a fronte di un 55% allocato in large cap c’è quasi un’altra metà investita tra mid cap e small cap.
Per quanto concerne le performances, la differenza si sente: ad un anno, abbiamo uno scarto di più del 16% (26,53% di Ishares contro 42,75% di L&G). Tuttavia nel corso del 2021 questo gap si è assottigliato: è stato del 10% negli ultimi 6 mesi (7,70% di Ishares contro un 17,75% di L&G), mentre la situazione pare essersi ribaltata stringendo ancora il periodo di osservazione (a 3 mesi o 1 mese), dove entrambi hanno avuto performances negative, ma Ishares ha perso leggermente meno di L&G.

La volatilità registrata fa di L&G un prodotto relativamente più aggressivo, ma è anche vero che si tratta di una volatilità “efficace”, dal momento che nell’ultimo anno esso ha avuto un rendimento in rapporto al rischio assunto superiore rispetto ad Ishares.

Sono entrambi prodotti indicati a mio avviso per la parte satellite di portafoglio: se dovessi adottare una gestione dinamica ad oggi preferirei L&G. Idem per un piano d’ accumulo, dove però le maggiori dimensioni di Ishares mi farebbero star tranquillo per eventuali problemi di delisting. In caso di buy and hold Ishares potrebbe essere una scelta più sensata.

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