Decorrelare un portafoglio con bond cinesi

Mag 27, 2021 | Educational e approfondimenti vari

Il 2021 non è iniziato nel migliore dei modi per il segmento obbligazionario. Nello scenario che si è configurato da alcuni mesi a questa parte, che vede crescenti aspettative inflazionistiche, politiche monetarie restrittive sempre più in agguato e tassi d’interesse che potrebbero essere ritoccati al rialzo prima del previsto, i classici bond a tasso fisso stanno soffrendo.

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Le obbligazioni che hanno registrato maggiori difficoltà sono quelle con scadenza più lunga, ma la discesa ha interessato varie aree geografiche e varie tipologie di titoli (dall’Eurozona agli Usa, dai titoli di Stato ai corporate). Ovviamente nell’ ampio segmento obbligazionario ci sono stati titoli che hanno tenuto meglio, ossia le emissioni più rischiose (high yield, fallen angels, Co.Co bonds), più correlate al mondo azionario. Tuttavia la vera sorpresa, escludendo quei titoli che per struttura si sono avvantaggiati dal contesto in essere, come ad esempio i titoli riferiti all’ inflazione breakeven, sono stati i bond governativi cinesi, che hanno offerto buona decorrelazione ai portafogli.

Ma come mai i titoli di Stato cinesi si sono comportati come una sorta di porto sicuro in questa fase?

Una plausibile spiegazione immediata potrebbe essere data dal fatto che questa tipologia di titoli piace molto ad operatori istituzionali come i gestori di fondi, poiché a parità di rating e scadenze, offre rendimenti più generosi rispetto ad altre aree come Europa o Usa, e ciò a fronte di una minore volatilità di prezzo.

Oltre a ciò va detto che questa asset class sta assumendo con il passare degli anni dimensioni di assoluto rilievo, con una crescita delle emissioni che ha portato il mercato obbligazionario cinese a diventare il secondo più grande al mondo dopo gli Usa.

Va detto anche, ricollegandosi a quanto affermato sopra, che con un rating investment grade (pari ad A+), non sembrano esserci problemi di sostenibilità sul debito pubblico cinese, oltre al fatto che esso in grossa parte è detenuto internamente, da istituzioni bancarie locali, e solo una quota marginale è detenuta da investitori esteri, ciò dovrebbe riparare le emissioni cinesi da grossi scossoni sui mercati.

Infine, un altro driver molto importante è dato dal fatto che i grossi fornitori di indici stanno piano piano incrementando la presenza di titoli cinesi nei benchmark obbligazionari usati dai gestori internazionali. E’ notizia fresca che l’indice Ftse Russell World Government Bond inserirà progressivamente le obbligazioni cinesi al suo interno (a partire da ottobre 2021). Ciò significa che arriveranno enormi flussi di liquidità su questi titoli. La crescente importanza di questa asset class potrebbe inoltre contribuire ad aumentare il peso di quest’ultima all’interno di indici di primaria importanza come il Bloomberg Global Aggregate Bond, che già in precedenza si era mosso e aveva incluso la Cina al suo interno.

Delineati i vantaggi di prendere in considerazione questo sottostante per decorrelare il proprio portafoglio, vediamo di che strumenti si può avvalere un investitore a tal proposito: le soluzioni maggiormente indicate sono Etf o fondi d’ investimento.

Tra gli Etf quotati sul mercato italiano vi sono attualmente 5 prodotti:

iShares China CNY Bond UCITS ETF USD (Dist)
ISIN IE00BYPC1H27
Ticker CNYB
Goldman Sachs Access China Government Bond UCITS ETF CLASS USD (Dist)
ISIN IE00BJSBCS90
Ticker CBND
UBS ETF (LU) J.P. Morgan CNY China Government 1-10 Year Bond UCITS ETF (USD) A-acc
ISIN LU2095995895
Ticker CIB
Xtrackers Harvest CSI China Sovereign Bond UCITS ETF
ISIN LU1094612022
Ticker CGB
L&G ESG China CNY Bond UCITS ETF
ISIN IE00BLRPQL76
Ticker DRGN
Tuttavia non nego che su questa nicchia obbligazionaria potrebbe essere premiante una gestione di tipo attivo. Giusto per citare qualche fondo interessante con uno storico piuttosto ampio è possibile segnalare:
BGF China Bond E2 Cap EUR
ISIN: LU0764816798
Fidelity China RMB Bond A Cap CNY
LU0715234463
Per completezza, cito il fatto che sul mercato italiano, per quanto riguarda le singole emissioni in valuta cinese, esistono 2 bond:
World Bank Sustainable Tf 2,5% Lg21 Cny
ISIN: XS1442211923
Gs Group Tf 2,75% Ap24 Cny
XS1970501794
Tuttavia non sono bond molto liquidi.

In conclusione, i bond cinesi possono essere un’arma in più per diversificare e decorrelare un portafoglio, a patto che vengano miscelati nelle corrette quantità assieme ad altre asset classes.

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