Questo prodotto vede la luce in un momento in cui il recente caso Reddit e Game Stop hanno infiammato molti dibattiti tra gli investitori, molti dei quali si chiedono se l’hype generale in rete su determinati titoli ne possa effettivamente spingere al rialzo le quotazioni.
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Questo indice alternativo traccia quindi il sentiment positivo degli investitori analizzando tramite degli algoritmi di intelligenza artificiale una grande mole di dati (circa 15 milioni al mese).
Sono oggetto d’ analisi le discussioni apparse in molti siti web, tra i quali Reddit, Morningstar, Cnn, Fortune, Twitter, Stocktwits solo per citarne alcuni.
La cosa funziona in tal modo: si prende un paniere di azioni Usa e si va a vedere quali sono i titoli più menzionati online. Si valuta poi qual è il sentiment complessivo su tali titoli (se positivo, neutro o negativo). Infine ogni mese si fa un ranking delle 75 azioni Usa a grande capitalizzazione con il maggiore sentiment positivo (le quali entreranno nell’ indice, in ordine di popolarità e con un peso massimo del 3% per ogni partecipazione).
Si tratta di una gestione attiva a tutti gli effetti, basata sul momentum ma non dei prezzi, bensì della popolarità online.
C’è da dire che per rientrare nell’ indice è richiesta una capitalizzazione minima di 5 miliardi di $, quindi non c’è spazio per titolini sottili (micro-cap, small cap e penny stocks).
L’ indice su cui si basa l’ Etf in realtà esiste da un po’ di anni, e le performances sono di tutto rispetto, visto che esso ha restituito un ritorno del 24,72% all’ anno negli ultimi 5 anni, battendo l’ S&P 500. Soprattutto nell’ ultimo anno l’ upside è stato molto importante, dove con una performance del 73,05% l’ indice ha surclassato il benchmark.
Per quanto concerne la composizione interna, attualmente l’ Etf in questione ha tra i primi 5 titoli:
DRAFTKINGS
FORD
AMERICAN AIRLINES GROUP
Anche a livello settoriale c’è un’ ottima diversificazione.
Andando più sul lato pratico: conviene prenderlo in considerazione? C’è da dire che non essendo ancora quotato in Italia questo strumento bisogna comprarlo sul mercato americano, dunque risulta per ora appannaggio unicamente dei professional. Sicuramente qualcosa del genere arriverà anche da noi prima o poi, ed essendo una gestione attiva di tipo alternativo si potrebbe prendere eventualmente in considerazione per la componente satellite di portafoglio, ad esempio tramite un pac. Sicuramente non lo terrei in considerazione per percentuali rilevanti di portafoglio.
In conclusione, lascerei perdere tale strumento dove c’è da sbagliare il meno possibile, preferendogli un indice ben diversificato , mentre lo valuterei dove posso permettermi di sbagliare.
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