Il settore difensivo per eccellenza: i consumi di base

Mar 17, 2021 | Educational e approfondimenti vari

Dopo anni di corsa al rialzo, molti temono una correzione dei mercati azionari. Nelle fasi di ribasso si può cercare di limitare i danni spostandosi su settori anticiclici, maggiormente conservativi. Il settore che durante una crisi sarà probabilmente meno impattato è quello dei beni di consumo di base.

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Si tratta di quei beni primari, come il cibo su tutti, di cui non si può fare a meno per sopravvivere; la questione infatti è elementare, se sono in un periodo di magra taglierò prima le spese non essenziali, superflue: eviterò di andare in vacanza, andrò di meno al ristorante, eviterò di cambiarmi la macchina (tutte spese voluttuarie e cicliche), mentre dovrò pur sempre mangiare, bere, curare l’igiene personale e così via.

Ecco quindi che ci sono settori che, seppur meno in voga, tendono ad essere più resilienti di altri quando le cose non vanno per il verso giusto.

In questo articolo andiamo a concentrarci sui consumer staples (consumi di base); attenzione a non confondere tale settore con quello dei consumer discretionary (di cui ho parlato qui: https://fb-advisor.it/investire-nei-beni-voluttuari ), infatti per avendo dei tratti comuni, nel primo caso si tratta di beni di largo consumo (essenziali in buona parte), nel secondo caso invece si fa riferimento a quelle spese extra (beni e servizi non essenziali).

Chi vuole adoperare qualche aggiustamento tattico di portafoglio perché convinto che è possibile assistere a delle ampie correzioni di mercato, potrebbe cercare di limitare i danni considerando qualche strumento riferito ai beni di largo consumo.

Anche in questo caso la soluzione più comoda per il risparmiatore medio è l’ acquisto di fondi/Etf riferiti ai consumi di base. C’è da fare tuttavia una premessa: i prodotti presentati di seguito non sono scambiatissimi, tuttavia si tratta di strumenti che nei momenti di tensione hanno (almeno in alcuni casi) registrato aumenti considerevoli degli scambi (segno che c’è stata una crescita dell’ interesse da parte degli operatori istituzionali).

Ecco una prima soluzione che permette di esporsi ai consumer staples a livello globale (paesi sviluppati):

Xtrackers MSCI World Consumer Staples UCITS ETF
ISIN IE00BM67HN09, Ticker XDWS
Chi vuole focalizzarsi su singole aree geografiche può valutare questo Etf con focus Usa:
SPDR S&P US Consumer Staples Select Sector UCITS ETF
ISIN IE00BWBXM385, Ticker SXLP
O questo con focus sull’ Europa:
SPDR MSCI Europe Consumer Staples UCITS ETF
ISIN IE00BKWQ0D84, Ticker STSX
Sempre a livello europeo si può andare ancora più nello specifico ed esporsi al solo settore alimentare:
Lyxor STOXX Europe 600 Food & Beverage UCITS ETF – Acc
ISIN LU1834985845, Ticker FOO
Chi invece vuole sposare il tema della sostenibilità potrebbe dare un’ occhiata a:
Rize Sustainable Future of Food UCITS ETF
ISIN IE00BLRPQH31, Ticker FOOD
*Maggiormente esposto al settore industriale (imballaggi sostenibili).

Oltre agli Etf, vediamo quali soluzioni ha chi volesse fare stock picking: ecco una carrellata di titoli leader del settore:

  • PROCTER & GAMBLE
  • NESTLE
  • COCA COLA
  • WALMART
  • PEPSI
  • ALTRIA GROUP
  • MONDELEZ
  • ESTEE LAUDER
  • COLGATE PALMOLIVE
  • COSTCO
  • UNILEVER
  • PHILIPP MORRIS
  • BRITISH AMERICAN TOBACCO
  • LOREAL
  • DIAGEO
  • RECKITT BENCKISER
  • ANHEUSER BUSCH INBEV
  • DANONE
  • PERNOD RICARD
  • AHOLD DELHAZE
  • HEINEKEN
  • ASSOCIATED BRITISH FOOD
  • MOWL
  • CARLSBERG
  • KERRY GROUP
  • BEYOND MEAT
Per i più aggressivi, è possibile considerare titoli come quelli menzionati sopra per costruire posizioni di trading. Alternativa ancora più spinta è quella di andare direttamente sui derivati dei titoli in questione.

Le soluzioni sono tante, e si sposano ognuna con un diverso obiettivo e grado di rischio, l’ importante è adottare le proprie scelte in maniera consapevole.

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