Come investire nel mattone finanziario

Esistono infatti societa immobiliari e dei particolari fondi detti Reits che hanno come business principale la gestione di ampi portafogli immobiliari di varia natura: immobili residenziali, commerciali, uffici, capannoni, hotel e altri ancora.
Tali società girano con cadenza predefinita i proventi derivanti dagli affitti di tali immobili agli azionisti.

Ecco quindi che chi crede nel settore immobiliare ma non si vuole imbarcare nell’acquisto di un immobile fisico, o perchè non vuole investire cifre importanti come quelle che servirebbero per l’ acquisto diretto, o perchè non vuole dedicarsi alla gestione dell’immobile e avere a che fare con inquilini e con le varie manutenzioni ordinarie e straordinarie, potrebbe prendere in considerazione l’acquisto di un veicolo d’investimento immobiliare di quelli che vedremo in seguito, dove con un investimento anche irrisorio potrà esporsi sul mattone in maniera diversificata, sia a livello di tipologia (residenziale, commerciale ecc) sia a livello geografico, potendo allocare il proprio capitale in partecipazioni immobiliari nei principali centri ed in più paesi esteri (cosa difficile da realizzare a livello fisico per via delle barriere burocratiche e linguistiche).

Gli investitori più evoluti possono inoltre usare tali strumenti anche in modo più tattico: ad esempio investo nell’ immobiliare UK oggi che la sterlina è sottovalutata per guadagnare dalla rivalutazione degli immobili e della sterlina stessa.

Investire indirettamente nel settore immobiliare è possibile grazie a strumenti quali Etf azionari con focus su tale settore (scelta preferibile, soprattutto per chi è agli inizi, per via dell’ elevata diversificazione interna, per i bassi costi e per la loro flessibilità d’uso) o singole azioni del settore immobiliare (anche se lo stock picking lo sconsiglio a chi non è esperto viste le difficoltà di selezione titoli e di diversificazione, meglio un Etf a tal proposito). Si potrebbe poi valutare pure qualche Sicav di tipo attivo facendo attenzione ai costi, anche se al momento non ne ho trovato di particolarmente brillanti. Infine sono quotati sul mercato italiano dei fondi immobiliari di tipo chiuso: sono fondi che hanno una scadenza, a differenza di un Etf o di un fondo aperto; sono stati molto pubblicizzati e spinti nei primi anni duemila, ma non hanno avuto performances degne di nota, anzi, ci sono stati casi di cattive gestioni che hanno creato perdite ingenti ai sottoscrittori. In più sono strumenti poco liquidi per cui, pur citandoli per completezza, non li terrei troppo in considerazione.

Alcuni esempi che andiamo a vedere includono: i principali Etf immobiliari (con focus globale o su aree precise) e alcune azioni di quelle che sono le società maggiormente presenti nei portafogli dei fondi immobiliari:

ETF AZIONARI CON FOCUS SUL SETTORE IMMOBILIARE

SINGOLI TITOLI DEL SETTORE IMMOBILIARE

Personalmente, essendo un investimento di tipo settoriale, prediligo l’ esposizione ad Etf immobiliari eventualmente solo per una parte minoritaria del portafoglio, e con logica attiva (trendfollower) o mediante Pac.

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